Il ponte della musica e la musica del ponte

Il ponte della musica e la musica del ponte

Pubblicato il 14 March 2022

Il ponte della musica e la musica del ponte

Quest’anno, per l’immagine della copertina del nostro dépliant, abbiamo scelto il ponticello di un violoncello. Numerose sono state le ragioni. Proveremo ad illustrarne alcune, care Amiche e cari Amici, che con rinnovata gioia e impaziente desiderio attendiamo di salutare all’apertura di questa nuova stagione concertistica dell’Accademia Filarmonica.

Come la vita, la musica è quasi sempre immersa nei contrasti, nelle diversità, nelle opposizioni. E come la vita, quasi sempre la musica tende a superare i contrasti, a giovarsi delle diversità, a risolvere le opposizioni. Nella forma principe del classicismo, la forma-sonata, le due caratteristiche aree tematiche che ne sono alla base, contrastanti non solo per carattere, ma anche e soprattutto per impianto tonale, sono unite fra loro, entrano e si compenetrano l’una nell’altra grazie ad un “ponte”, il ponte di passaggio, un collegamento destinato a portare, alla fine di un processo compositivo più o meno ampio e complesso, al superamento di quel contrasto grazie al raggiungimento dell’agognata riconciliazione tonale. Nel violoncello, così come in tutti gli strumenti a corde dotati di ponticello, proprio come si vede nella copertina di questo dépliant, zone sonore sonorialmente opposte, al di sopra e al di sotto del ponticello, così diverse per modi, scopi ed effetti di utilizzazione, possono comunicare fra loro, devono la loro stessa esistenza – e il violoncello il suo poter essere uno strumento capace di dar vita al suono – proprio alla presenza di un elemento che crea una comunicazione fra di loro, un elemento che proprio nel distinguerle le unisce.

Se da una parte dunque è intrinseco alla musica il risolvere i propri contrasti andando alla ricerca di ponti che li possano superare, dall’altra è forse ancor più vero che è il ponte stesso che sembra sorgere dall’essenza della musica, che sono l’unione, la partecipazione, la condivisione – come recita l’antico motto dell’Accademia: Unitate melos – a parer sgorgare limpidamente da quest’arte sublime, dai sublimi maestri che l’hanno creata e la creano, dalle infinite genti che a lei si affidano, a lei si dedicano, in lei credono, in lei si uniscono in un sublime, infinito attimo di infinite emozioni.

Il mio invito a tutti voi, care Amiche e cari Amici, è a percorrere insieme il ponte che unisce e ci unisce nella musica e insieme a lasciarci guidare dalla musica, che quel ponte eternamente crea.

Loris Azzaroni
Presidente dell’Accademia Filarmonica di Bologna

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